Come funziona?
Questo sistema prevede l’ utilizzo di fini strumenti (3-5 mm) in grado di avere un’ estremità che ruota di 360° permettendo così di raggiungere gli spazi più angusti. Questi, vengono introdotti all’ interno del paziente per mezzo di piccoli fori (3-5 mm), ovvero gli accessi chirurgici.
Il chirurgo, per mezzo di una postazione dedicata (console), muove questi strumenti mediante due manipoli (Joystick) e dei pedali opportunamente disegnati per garantire la massima precisione. Il tutto è supportato da un visore in 3D, che porta la qualità chirurgica ad altissimi livelli.
Il risultato è un’ immagine magnificata, con ottima cura per i dettagli, e la possibilità di demoltiplicare i movimenti mantenendone la fluidità.
Il chirurgo può assumere una posizione comoda e ben sostenuta, che garantisce una riduzione del senso di fatica anche negli interventi più lunghi, aumentandone la sicurezza. Come anticipato precedentemente, l’ immagine risulta magnificata, con possibilità di ingrandire il dettaglio anatomico molte volte, il sistema robotico manda feedback sonori e visivi che vengono proiettati sullo schermo Full HD e sul visore 3 D.
Questo, permette di avere informazioni continue e in tempo reale sullo stato di salute del paziente e di condividere queste informazioni con tutti i componenti dell’ equipe (Chirurghi, anestesista e personale di sala operatoria).
I bracci robotici sono sostenuti da un apposito carrello che è in diretta comunicazione con la Console gestita dal chirurgo operatore. Qui, è presente il Centro di elaborazione dei dati ricevuti, che consente l’ esecuzione dei delicati movimenti, possibili attraverso questa apparecchiatura, e garantiti da più di un milione di controlli al secondo che vengono effettuati in maniera del tutto automatica.
Cos'è?
La chirurgia robotica è un sistema di chirurgia mininvasiva, di recente introduzione, e in continua evoluzione. Nelle strutture in cui opero mi avvalgo del Sistema “Da Vinci”, conosciuto ormai in tutto il mondo per gli elevatissimi standard tecnologici che riesce a fornire.
Questo sistema si avvale sempre della “guida” umana e quindi della manipolazione da parte del chirurgo che sta eseguendo l’intervento. Infatti, il Robot Da Vinci, non è dotato di autonomia nell’ esecuzione dei movimenti ma é sempre la capacità dell’operatore a fare la differenza nel portare a termine in maniera corretta e ineccepibile quella data procedura chirurgica.
L’ utilizzo dell’apparecchiatura robotica permette però una più agevole esecuzioni dei movimenti in spazi anatomici piuttosto angusti, un valido supporto al chirurgo in determinate situazioni e un netto miglioramento dei risultati in alcune procedure chirurgiche
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Vantaggi e svantaggi
I Vantaggi riguardano principalmente una più veloce ripresa, una minore degenza e una riduzione del dolore post-operatorio. Ciò è permesso da una maggiore precisione nei movimenti e dalla capacità di entrare in spazi particolarmente angusti, infatti ci sono degli interventi in cui la chirurgia robotica è più indicata e altri in cui non è necessaria. Gli svantaggi sono pochi, ma principalmente possiamo far riferimento alla scarsa diffusione di questa tecnologia, che è gravata da importanti costi di gestione.
Dove utilizzo di piú la Chirurgia Robotica?
Utilizzo la chirurgia robotica per il trattamento avanzato e mininvasivo delle patologie della parete addominale, come la diastasi dei muscoli retti e le ernie inguinali. Grazie alla precisione del sistema robotico, posso eseguire interventi mininvasivi con maggiore sicurezza, riducendo il trauma chirurgico e garantendo un recupero più rapido per i pazienti. L’ alta definizione delle immagini e la manovrabilità degli strumenti consentono una ricostruzione accurata della parete addominale, offrendo risultati ottimali sia dal punto di vista funzionale che estetico.
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Quanti accessi chirurgici sono necessari?
In numero di incisioni di 3-5 mm dipendono dalla conformazione del paziente e dal tipo di intervento da svolgere. Alcune procedure possono essere effettuate anche con una singola incisione, “Single Site”, come l’ asportazione della colecisti, altre, necessitano di più accessi.
L’ Accesso singolo (Single site) è possibile solamente in casi selezionati, ma anche in tutti gli altri il risultato estetico che si ottiene è ottimale. Per avere una chiara comprensione delle modalità di intervento, sarà necessaria una visita chirurgica, che permetterà di capire come approcciare al paziente.